Questo è il tempo dell’integrazione, del tutto in uno o perlomeno del “più possibile con una sola mossa”. Vogliamo avere tutto sotto controllo, tutto costantemente misurato e confrontato, ogni informazione archiviata in modo ordinato perché non sappiamo quando, ma ne avremo ancora bisogno. Andiamo perciò alla ricerca di strumenti sempre più sofisticati per gestire una complessità crescente.
Fra questi l’esempio più eclatante di “oggetto multifunzione” è senza dubbio il nostro smartphone. Dispositivo capace di svolgere mille e più attività, conforto per la nostra memoria, angelo custode di tutte le nostre scadenze, bacchetta magica capace di salvarci dai numerosi inciampi quotidiani.
Lo smartphone è solo l’ultimo degli strumenti multifunzione che hanno influenzato e ancora influenzano le nostre attività quotidiane.
Andando più indietro nel tempo, l’oggetto che forse più di tutti racchiude in sé l’idea di multifunzione è quel famoso coltellino con il manico rosso su cui è incisa una croce bianca: il coltellino svizzero.
La sua invenzione risale addirittura al 1890, su richiesta dell’esercito svizzero che aveva bisogno di un attrezzo capace di aprire barattoli di cibo, smontare armi ecc. Subito dopo la seconda guerra mondiale, anche i soldati americani lo adottano come equipaggiamento standard. Siccome però pronunciarne il nome tedesco “Schweizer Offiziersmesser” non è facile, è diventato per tutti semplicemente “il coltellino svizzero”.
Questa denominazione si è trasformata nel tempo in un marchio registrato e nonostante le tante imitazioni resta ancora nell’immaginario collettivo l’originale e il più apprezzato.
Che si tratti di poche specifiche funzioni o di quantità incalcolabili di applicazioni tutte racchiuse in un unico strumento, è indubbio che quando questo strumento diventa facile da usare i suoi benefici sono immediati e i suoi vantaggi misurabili anche in termini di risparmio economico e di tempo.
In campo manifatturiero e in special modo nel settore della lavorazione del tubo un ruolo simile lo giocano più che degnamente gli impianti Lasertube di BLM GROUP.
Un fascio laser mosso con precisione e grande velocità lungo la superficie di un tubo metallico è in grado, con la giusta potenza, di realizzare numerose applicazioni nei settori più diversi.
Scopri di più sulla storia del laser
Che si tratti di un tubo sottile di alluminio che diventerà parte di un oggetto di design o di un grande profilo di acciaio che sosterrà un ponte, con il laser si realizzano facilmente tagli a misura, punzoni di ogni forma, marcature, smussi: tutto sullo stesso impianto. I bordi lavorati risultano netti e precisi, le alterazioni termiche – critiche per le successive operazioni di saldatura – pressoché trascurabili e la qualità della produzione costante e indipendente dall’esperienza dell’operatore.
I pezzi prodotti entrano sotto forma di barra intera e vengono raccolti in più casse esterne già suddivisi per tipo.
Nessun passaggio attraverso più impianti per realizzare tutte le operazioni richieste: spezzonamento, sbavatura, fresatura, molatura dei bordi, marcatura.
Il laser realizza tagli precisi che lasciano i bordi lavorati lisci e privi di rugosità. Nessuna movimentazione e ripiazzamento fra un impianto e l’altro, operazione quest’ultima spesso fonte di errori. Nessuna occupazione di spazio dovuto alle attese intermedie, nessuna dipendenza dall’esperienza dei diversi operatori di ciascun impianto. Nessuna necessità di verificare più volte la qualità del semilavorato e di manutenere l’efficienza di ogni lavorazione intermedia.
Tutto si risolve in una manciata di secondi, quelli necessari a realizzare ogni pezzo, con un’unica fase di lavorazione che si ripete in modo costante e a prova di errore.
Questi vantaggi diventano ancora più importanti se confrontati con la tendenza del mondo manifatturiero a produrre lotti sempre più piccoli, per soddisfare la necessità di personalizzazione che è sempre più spinta.
Non più continui riattrezzaggi meccanici per adattare ogni impianto al nuovo lotto da produrre. Non più diversi ambienti di programmazione per impostare i parametri di volta in volta necessari.
Un solo impianto con un unico strumento di progettazione CAD/CAM che graficamente racchiude l’intero design del pezzo e lo invia alla macchina sotto forma di programma di lavorazione.
Questa la carta d’identità di una Lasertube, efficace strumento multifunzione in qualunque settore e applicazione in cui sia stata impiegata: lo sanno bene migliaia di clienti in tutto il mondo che hanno potuto far crescere la propria attività economica facendo meglio e di più rispetto a ciò che facevano prima.
Facile da usare, occupa molto meno spazio dei tanti strumenti che sostituisce, permette di realizzare velocemente tante operazioni con un unico operatore. Proprio come per il coltellino di cui si parlava prima.
E se una Lasertube non è ancora fra gli oggetti della collezione del museo di arte moderna di New York (MoMa) o fra quelli del Museo della scienza e della tecnica di Monaco di Baviera (Deutsches Museum), come invece accade per il famoso gadget, potete star certi che sono tanti gli oggetti che le Lasertube di BLM GROUP realizzano e che sono diventati icone del design e dell’eccellenza manifatturiera in ogni parte del mondo.