La pandemica diffusione della malattia COVID-19 sta causando forti stravolgimenti sia nella vita delle persone che nel mondo produttivo. Uno dei principali problemi con cui anche le nazioni più sviluppate si stanno confrontando è la carenza di materiale sanitario: mascherine, occhiali, camici, tute di sicurezza, ventilatori, etc.
La situazione di emergenza che si è venuta a creare ha colto impreparati i produttori di questi dispositivi che attualmente non sono in grado di rispondere alla crescente domanda del mercato. Ciò ha spinto molti governi a varare piani straordinari per incentivare la riconversione degli impianti produttivi per questo tipo di beni.
Riconvertire la produzione in tempi utili e farlo in una situazione di emergenza come questa, dove lo stesso mondo produttivo è rallentato o in alcuni casi fermo del tutto, non è facile. Si tratta infatti non solo di acquistare nuovi macchinari, ma anche di formare i propri operatori perché possano utilizzarli e farlo in sicurezza. A questo si aggiungono poi le incognite relative al dopo emergenza: come riconvertire nuovamente la produzione una volta che tutto sarà finito?
A tal proposito, gli impianti di produzione flessibili possono rappresentare una chiave non solo per produrre ciò di cui il mercato ha bisogno in quel determinato momento o in momenti di emergenza, ma anche per supportare il proprio business e i propri dipendenti. Emblematica è la storia della Technique Inc.
Technique è un’azienda statunitense con sede in Jackson (Michigan) che si occupa della lavorazione di profili metallici come tubi, profili stampati, preformati etc. per una grande varietà di settori industriali e in special modo per il settore automotive.
A causa dell’emergenza causata dalla pandemia di COVID-19, gli ordini da parte del settore automotive si sono drasticamente ridotti e ciò ha rappresentato una seria minaccia per il mantenimento dei 160 posti di lavoro dell’azienda.
Vista la grande richiesta di schermi protettivi per il viso, necessari a medici e infermieri per curare pazienti Covid in sicurezza, Technique ha sviluppato il suo primo prototipo di schermo protettivo per il viso completamente riutilizzabile e ha cominciato subito la produzione, salvando i posti di lavoro dei propri dipendenti e fornendo agli ospedali di tutto il mondo un prodotto fondamentale per proteggere la salute e la vita delle persone.
Il cambio di produzione è stato rapido perché l’azienda già disponeva di impianti flessibili in grado di potersi adattare rapidamente ai nuovi pezzi da produrre. La parte superiore di sostegno dello scudo facciale in alluminio è stata infatti realizzata con LT‑FREE, il sistema di taglio laser 5 assi sviluppato da BLM GROUP.
La lavorazione ha previsto la progettazione CAD del componente, l’importazione in ArtCut (software CAM di LT-FREE) e l’invio in macchina del programma pezzo per poter essere subito messo in produzione. Dall'ideazione alla produzione, tutto è avvenuto in tempi brevissimi.
Grazie alle due stazioni di lavoro, il taglio laser 3D, le operazioni di carico e lo scarico dei pezzi sono eseguiti in tempo mascherato: questo consente di non interrompere mai il ciclo di lavoro e garantire la produttività necessaria a produrre dai 2000 ai 5000 schermi protettivi al giorno.
L’impiego di un sistema flessibile come il taglio laser 5 assi LT-FREE ha permesso a Technique Inc. di adattare rapidamente la propria produzione e realizzare un prodotto essenziale per garantire la sicurezza di medici e infermieri.
Riferimenti: